La città ha tanti portici quanti nessun’altra al mondo: trentacinque chilometri.
Goethe ne parla nel suo ‘Viaggio in Italia’: "Sul far della sera mi sono finalmente appartato da questa antica città veneranda e dotta, da tutta questa folla che, sotto i suoi portici sparsi quasi per tutte le vie, può andare e venire al riparo dal sole e dalla pioggia…".
Stendhal, invece, ha un’idea singolare: "Bologna presenta un aspetto deserto e tetro avendo portici sui due lati di tutte le strade.
I portici dovrebbero essere da un solo lato come a Modena. Così sarà Parigi fra duecento anni….".