Il tram elettrico di Verona

Il 20 febbraio il sindaco di Verona annunciava ufficialmente alla cittadinanza l'apertura della prima linea tramviaria "Porta Nuova – Porta Vescovo" fissando le norme fondamentali per l'orario, i prezzi dei biglietti e le fermate. Nella mattinata di sabato 22 febbraio le vie di Verona erano stracolme di popolo vociante ed agitato e, per essere più in carattere, elettrizzato.

Lungo tutto il percorso, per il quale sarebbero passate le prime vetture elettriche, cittadini in file serrate attendevano impazienti. Verso le ore 10 vennero ritirate dalla circolazione le ultime carrozze trainate da cavalli e quindi dopo circa un'ora di sosta, al segnale dell'Ing. Biffis, tre vetture tramviarie, pavesate con bandiere italiane e belghe e recanti a bordo autorità e invitati, compirono il percorso "Porta Vescovo – Porta Nuova" alla velocità di 30 chilometri orari fra ali di popolo festante.

I tram scaricavano poi in piazza delle Erbe tutti i partecipanti alla lieta ed emozionante spedizione, i quali si radunarono a banchetto all'Hotel De Londres, dove furono pronunciati discorsi bilingui con interessanti e istruttivi raffronti fra legionari conquistatori di Giulio Cesare e gli ingegneri belgi con le loro rotaie.

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