Gerardo Dottori

Nacque a Perugia nel 1884, dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti. Partì per Milano nel 1906, ma fu costretto a rientrare a Perugia e riprese l'Accademia, della quale criticò in quegli anni il modo di impartire gli insegnamenti. Nel 1908 venne a contatto con gli intellettuali d'avanguardia fiorentini Settimelli, Carli e Scattolini. Dopo aver conosciuto Giacomo Balla nel 1911, aderì al Futurismo. Nel 1914 organizzò una serata futurista con Filippo Tommaso Marinetti, che lo invitò a partecipare alla mostra dei maggiori esponenti futuristi in Piazza Adriana. Dopo essere partito per la guerra continuò a lavorare, dipingendo motivi più dinamici come esplosioni, motociclisti, aerei, aderendo così a quella che è stata definita "aeropittura" e scrivendo sotto falso nome numerose "parole in libertà". Ritornato a Perugia nel 1920, fonda "GRIFFA!", periodico d'arte in cui scrivono molti futuristi. Tenne a Roma la sua prima mostra personale, e visse nella città dal 1926 al 1939, finchè non gli venne conferita la cattedra di Pittura all'Accademia di Perugia. Partecipò a tutte le attività del movimento Futurista, espose le sue opere alla Biennale di Venezia e nel 1932 venne definito nel Manifesto dell'Arte Sacra Futurista come il primo rinnovatore del Futurismo. Rimase sempre legato al Movimento, ed in particolare al suo "Paesaggio totale".
Morì a Perugia nel 1977.

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