I Longobardi

I longobardi elevarono Pistoia al rango di città regia e, conservandone intatte l’antica circoscrizione territoriale e la diocesi con la creazione della Judicaria pistoiese, ne fecero sede di un gastaldo indipendente dai duchi residenti a Lucca e a Firenze.
Persistenze notevoli della dominazione longobarda in Pistoia furono il lungo uso del `piede di re Liutprando’ come misura legale e certe tradizioni giuridiche, specie nei contratti nuziali, oltre al sopravvivere di colonie documentate fino a tutto il secolo XIV in diversi punti del territorio pistoiese.
Durante l’età longobarda, insieme al centro urbano, anche il suburbio cresce d’importanza commerciale e politica, ma soprattutto religiosa.
La diocesi estende ancora sensibilmente i propri confini e oltre il perimetro murale della città sorgono, nel secolo VIII, importanti monasteri e chiese come San Pietro Maggiore e Sant’Andrea.
In questo sviluppo ha un ruolo fondamentale la posizione di Pistoia come città di confine coi territori bizantini di Bologna e dell’esarcato.
 

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