L’orecchio di Dioniso

La Chiesa di Santa Lucia di Siracusa è sorta nel periodo bizantino in corrispondenza dell'area dove, secondo la tradizione, la Vergine siracusana subì il martirio. Molte furono le modifiche alla chiesa già durante il periodo normanno. Vennero costruiti le absidi, il portale ed i primi tre ordini del campanile. Inoltre, dopo il terremoto del 1693 vi fu aggiunto un portico attribuito a Pompeo Picherali. Tali trasformazioni li troviamo all'interno infatti esso è caratterizzato da tre navate e presenta alcune rielaborazioni di diversi periodi, quali ad esempio il soffitto ligneo con travi dipinte, risalente al XIV° secolo, i pilastri sui capitelli che sostituivano le colonne, e le cantorie attribuite al Vermexio. All'interno si possono notare i rifacimenti di età aragonese, ai quali va ascritto il soffitto ligneo a travature dipinte, restaurato nel 1940. I restauri attuati in età moderna hanno liberato il tempio di molte sovrastrutture del XVIII e XIX secolo. Una fra le varie opere che erano conservate all'interno della chiesa è il famoso quadro del Caravaggio raffigurante il "Seppellimento di Santa Lucia". Tale quadro venne dipinto dall'autore in occasione del suo breve soggiorno a Siracusa ispirato dalla sua grande ammirazione per la Vergine.  Ora si trova al Museo regionale di palazzo Bellomo.

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