La prima crociata

A dare una spinta vigorosa all’intraprendenza dei genovesi, vennero le crociate. Nel 1095 Urbano II nei concilii di Piacenza e di Clermont bandì la prima guerra contro i turchi che occupavano Gerusalemme.
In Genova vennero, a diffondere il desideriio del pontefice i suoi vescovi.
Il popolo radunato nella chiesa si San Siro fu entusiasmato dalla nobile impresa. I più cospiqui cittadini abbracciarono la croce, e intravvedendo tutto l’utile commerciale che poteva ricavarsi dalla spedizione, armarono una flotta di dodici navi, che nel mese di luglio del 1097 si volse in oriente.
Giunta nel porto di San Simeone forte di macchine guerresche e soldati, rianimò i crociati che da tempo tenevano sotto assedio Antiochia, ma senza successo.
I Genovesi diedero dunque nuova energia all’assalto, tanto che i turchi, cominciarono a pensare di aprire trattative di resa.
L’epilogo si ebbe grazie al tradimento di un turco cui era affidata la custodia di una porta.
Così i crociati s’impadronirono della città saccheggiandola. I genovesi ripresero quindi il mare verso patria, ma fecero scalo a Patara, entrarono nella città di Licia (Asia minore), e, trovatevi in un’urna le ceneri di San Giovanni Battista, se ne impadronirono e le trasportarono a Genova dove tutt’ora si venerano in una splendida cassa d’argento nel duomo.
 

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