Nel 1155 fanno la loro comparsa sulla scena urbinate i Montefeltro, di origine germanica, con la nomina a vicario imperiale della città del Conte Antonio da parte dell’imperatore Federico Barbarossa. Nel 1213 Buonconte e Taddeo di Montefeltro ebbero in feudo Urbino dall’imperatore Federico II ma, a causa delle dure reazioni degli urbinati, solo nel 1234 riuscirono ad imporre la loro signoria sulla città. A Buonconte succedettero Montefeltrano e Guido il Vecchio che lo storico Luodovico Muratori ha definito il più accorto e vigoroso condottiero d’armi di quella età. Quindi fu la volta di Federico che per il suo acceso ghibellinismo fu scomunicato dal Papa e ucciso dgli urbinati nel 1323, insieme al figlio maggiore. Si salvò soltanto Nolfo, il figlio minore, che dopo un anno fu acclamato conte dai cittadini, a fu a sua volta cacciato da Urbino per essersi messo contro il Cadinale Albornoz, incaricato dal Papa di mettere ordine nei possedimenti pontifici.